Natale.
Siamo al 24 dicembre, la Vigilia, il momento fatidico in cui puoi stare tranquilla se hai terminato tutti i regali e hai fatto la spesa per il veglione, e agitarti e andare nel panico se ancora sei in alto mare. O alta neve, visto che con questo gelo non è proprio il caso di andare a mare.
Sono abbastanza tranquilla, forse anche troppo. E' la prima volta che finisco i regali per tempo, e questo mi calma in una maniera incredibile.. Ed è proprio questo che è sbagliato e strano.
Il Natale dovrebbe essere un momento di gioia, di unione, di fratellanza, e si riduce ad una giornata di pasti abbondanti, di regali costosi e di pomeriggi ad oziare davanti ai camini accesi giocando a carte e stuzzicando snack a non finire. Insomma, al posto di essere la festa della gioia ormai da anni è diventata la festa del consumismo e della.. pancia. E questo, soprattutto per una persona in crisi date dall'aumento di peso come me, è MALE.
Comunque sia sono serena, si prevede una bella dieta dal 7 gennaio in poi (poiché prima risulterebbe impossibile) e tutto tornerà a posto.. (o no?)
Mentre passo la mattinata a crogiolarmi sul blog, oziando e cibandomi di cioccolata, è giunta l'ora di darsi da fare, finire i pacchetti e prepararsi all'enorme quantità di cibo che raggiungerà ben presto la mia pancia, psicologicamente e fisicamente, indossando possibilmente maglie larghe e indumenti comodi. Questa è la dura vita di chi ha una nonna che per il pranzo di Natale cucina per un esercito.
Insomma, buon Natale e buona mangiata!
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