venerdì 13 aprile 2012

Ciao zio..



Ciao zio, qua non ci siamo scordati di te.. Anzi sei sempre nei nostri ricordi, nei miei ricordi.. E se ora sto piangendo, è solo perché la tua scomparsa, ormai da tre anni, mi ha lasciato un grande vuoto.. Tu con la tua unicità, la tua simpatia, la tua semplicità, il tuo volerci bene.. Tu, con la tua musica.. Mi ricordo, a casa tua, il tuo enorme impianto audio e la tua miriade di cd differenti, dalla musica più bella a quella simpatica che faceva ridere, e alcune canzoni che non si potevano sentire, ma erano rare, perché avevi buon gusto.. :) riascoltando un tuo cd mi sono ricordata di questa musica, "la Moldava", che ci facevi sempre sentire, e che quando venivo a casa tua mi divertivo a suonare con quella tastiera che ormai sarà coperta e inutilizzata da molto tempo.. Penso a te anche quando suono il flauto, il mio strumento, che mi hai regalato a Natale, quando avevo 10 anni.. Quel flauto a cui sono tanto affezionata, che è un prezioso ricordo di te.. Ma pensando a te i ricordi che affiorano nella mia mente sono tanti, troppi, e fanno ridere, mi danno gioia, una gioia mista a lacrime amare.. Che forse ho tenuto troppo a lungo.. Ho ancora vivida la tua immagine.. Tu che ci volevi un bene immenso, che eri come un secondo nonno, e che facevi tutto per noi... Mamma mi racconta che quando ero piccola, ero la tua prima pronipote, e tu nonostante vivevi a Roma venivi da noi ogni week end.. Hai visto tutto, anche il mio primo bagnetto.. Mi ricordo quando tu mi chiamavi "la mia padroncina", e facevi tutto quello che ti ordinavo, e ridevo.. Mi ricordo anche della mia prima partita di pallavolo, che volevi venire a vedere a tutti costi, anche solo per vedere gli ultimi cinque minuti, come hai fatto.. Le tue battute sciocche, ma che mi facevano ridere tanto.. La tua passione per il mare, per le tue barchette, Ponza, l'ultima estate che abbiamo passato tutti insieme, prima che ti ammalassi.. Ridevo sempre con te.. Sempre.. Tranne le ultime volte, quando il tumore ti ha divorato.. Quei mesi sono stati terribili.. All'inizio non capivo, non sapevo.. Sono stata pienamente cosciente di quello che ti stava succedendo solo negli ultimi tre mesi, quando le cure non funzionavano, e la cosa era più grave di quanto immaginassi.. E quando ti ho visto su quel letto di ospedale, con quel sorriso sofferente.. Guardandoci, guardandomi, avevi capito che noi stavamo male a vederti così, e tu non volevi farci soffrire.. Le lacrime trattenute, quel groppo alla gola, che mio fratello non è riuscito a trattenere, scoppiando a piangere davanti a te.. E tu non parlavi quasi per niente, eri attaccato a quei tubi e ci guardavi con quegli occhi tristi, che ho ancora davanti... E la promessa, quella maledetta promessa che non hai mantenuto.. "Ciao zio, ci vediamo la settimana prossima!".. Ma tu la settimana dopo non c'eri più, te ne sei andato il giovedì notte, quella notte che non potrò mai dimenticare.. Quando dal letto ho sentito squillare il telefono ho capito.. Mamma risponde, e comincia a piangere... E.. Quel tuo corpo freddo, quel sorriso che avevi.. Michela, che era stata impassibile, davanti a quel tuo sorriso malinconico scoppia a piangere.. E ogni sera con la tua foto sul comodino ti penso, e a volte vorrei veramente che fossi qui.. Zio mi manchi.. Tanto..

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